LA MANDORLA: IL SEME RICCO DI GRASSI BUONI E MAGNESIO

La mandorla è il frutto oleoso del mandorlo, nome scientifico Prunus dulcis, una pianta appartenente alla stessa famiglia del pesco, quella delle Rosacee. La pianta può raggiungere i 10 mt d’altezza, ha foglie lanceolate caduche e produce in primavera caratteristiche infiorescenze bianche o rosate, molto belle. Il seme del mandorlo è la mandorla stessa, una drupa composta da un guscio legnoso, spesso ricoperto di peli. Il seme è a sua volta rivestito da un nocciolo di colore marroncino, rugoso o liscio. Esistono mandorle dolci e amare; le prime sono quelle commestibili mentre le seconde sono tossiche per cui vengono utilizzate soltanto in profumeria e medicina. Le mandorle sono diffuse in tutta l’area mediterranea, ma originarie dell’Asia. Gli antichi esploratori le consumavano durante i viaggi lungo la via della seta, così i primi mandorli furono piantati in Italia, Spagna, Grecia e Marocco.

La mandorla è composta per il 5 % da acqua, dal 49,2 % da grassi, dal 21,3 % da proteine, dal 12,2 % da fibre alimentari, dallo 0,7 % da amido, e dal 3 % da ceneri. Questa composizione, unita alla ricchezza di grassi monoinsaturi, vitamine (soprattutto B2 ed E) e sali minerali (in primis magnesio, ma anche manganese, calcio, rame, fosforo, zinco, ferro e selenio), rende la mandorla un alimento di primo ordine, alla base di una corretta e sana alimentazione. 

Le mandorle sono molto utili in casi di denutrizione (oltre che altamente nutritivi sono anche un alimento equilibrato), per la dieta vegetariana (dato l’elevato apporto proteico), e in momenti di particolare esigenza energetica (gravidanza, allattamento, crescita, convalescenze, intensa attività sportiva, superlavoro fisico ed intellettuale). Ottime anche in stati di demineralizzazione, disturbi del sistema nervoso, stati infiammatori dell’apparato respiratorio, genitourinario e gastrointestinale, facilità alle infezioni, stitichezza.

Le mandorle fanno bene al cervello, in quanto contengono riboflavina e L-carnitina, sostanze che apportano benefici all’attività del cervello e riducono il rischio di Alzheimer. le mandorle abbassano inoltre il colesterolo cattivo LDL nel sangue; questa proprietà è da ricondurre alla presenza nel seme di acidi grassi monoinsaturi come ad esempio l'acido oleico e l'acido palmitoleico. Queste sostanze non solo riducono i livelli di colesterolo cattivo LDL, ma aumentano quello buono HDL. 

La mandorla aiuta a perdere peso: il deficit di magnesio è associato a fame nervosa, quindi mangiare alimenti ricchi di questo minerale, come la mandorla, è utile a contrastare il problema.  Inoltre il consumo regolare di 8-10 mandorle al giorno, suddivise tra colazione e due spuntini, aumenta la tolleranza al glucosio e la sensibilità all’insulina. Questo, oltre a prevenire il diabete, consente il dimagrimento, se necessario, nell’ambito di un programma alimentare equilibrato. Infine, i grassi monoinsaturi, le proteine e le fibre di cui sono ricche le mandorle, contribuiscono ad aumentare la sensazione di “stomaco pieno”, riducendo così il desiderio di cibo e contribuendo al controllo del peso corporeo. 

È curioso sapere che nella mandorla è presente una piccola quantità di laetrile, considerata una sostanza con proprietà antitumorali, e una notevole quantità di emulsina, un fermento che ha la proprietà di scindere i glucidi che fanno parte dei materiali di riserva delle piante. Le mandorle sono infine prive di glutine per cui vengono spesso utilizzate nella preparazione di alimenti prodotti appositamente per le persone che soffrono di celiachia.

Tutti possono mangiare le mandorle ma, per l’elevato potere energetico e nutritivo, è bene non consumare più di 10 mandorle al giorno. Astenersi rigorosamente dal consumo di mandorle amare, estremamente tossiche anche in modestissime quantità. Le mandorle contengono ossalati che, se assunti in modo eccessivo, possono dare luogo a cristallizzazioni e creare vari tipi di problemi. Per questo motivo le persone che hanno problemi ai reni ed alla cistifellea dovrebbero astenersi dal consumarle. Sconsigliato infine il consumo per chi è predisposto all’herpes, per la presenza di arginina, che è in grado di stimolare l'attivazione del virus. L'allergia alla mandorla è abbastanza diffusa, per cui bisogna accertarsi di non soffrirne prima di consumarla. 

LA MANDORLA A TAVOLA

E’ bene consumare le mandorle come semi secchi (per alcuni più digeribili se leggermente tostati). Il modo migliore è gustarli a colazione e nei due spuntini giornalieri come snack energetico: bastano 3 mandorle per volta, da usare per accompagnare la frutta e tenere sotto controllo l’aumento della glicemia nel sangue, che consegue al consumo della frutta stessa. Possono anche essere spezzettati in insalate con vegetali freschi, oppure sui cereali o sul pesce cotto al forno. In commercio esiste anche il latte di mandorle, una bevanda altamente energetica che si prepara con mandorle dolci, qualcuna amara e zucchero. È un alimento con un grande apporto calorico, attenzione quindi a non esagerare con le dosi (visto anche il suo gusto piacevole). Un bicchiere di questo latte ha infatti le stesse calorie di mezzo etto di banana. Il latte di mandorle ha proprietà antidepressive, antinfammatorie, rinfrescanti e riequilibranti dell'umore. Suggerto il ricorso a questo latte vegetale per calmare la tosse, rinfrescare l’intestino e le vie urinarie, fornire un ottimo alimento ricostituente per anziani, bambini e convalescenti. L’olio di mandorle, infine, oltre ad essere un ottimo emolliente per la pelle, può risultare utile per problemi di stitichezza (a digiuno) o comunque per tenere regolato l’intestino.

LE RICETTE

INSALATA DI RISO ORIENTALE: Lessate la quantità di riso desiderata in abbondante acqua salata, scolatelo e fatelo raffreddare. In una padella tostate le mandorle e dei pinoli in pochissimo olio EVO fino a quando diventano dorati, senza mai smettere di scuotere la padella per evitare che brucino. Mettete in una insalatiera il riso, aggiungete uvetta, le mandorle, i pinoli e del radicchio; condite con succo di limone, aggiustate il sale e per ultimo aggiungete una manciata di pepe. 

PETTO DI POLLO ALLE MANDORLE: Mettete le mandorle nel mortaio e pestatele fino a ridurle in poltiglia. Battete leggermente i petti di pollo e immergeteli in uova precedentemente frullate, alle quali avrete aggiunto un pizzico di sale e di pepe. Passateli quindi nelle mandorle tritate. Scaldare dell’olio EVO in padella e, quando ben caldo, adagiarvi i petti di pollo facendoli cuocere per circa un quarto d’ora, rivoltandoli un paio di volte durante la cottura. Serviteli ben caldi.

INSALATA MISTA CON MELE VERDI: Mettete in una insalatiera delle insalate miste a piacere, dei germogli di crescione e conditeli con olio EVO, aceto balsamico, sale e pepe. Distribuiteci sopra delle mele tagliate a spicchi sottili e delle mandorle, mescolate bene e servite subito.